Il Movimento 5 Stelle interviene per riportare alla realtà la discussione sulla sanità di ieri: “Antonetti in evidente difficoltà, la Marroni sul referendum arriva seconda”
TERAMO – Soltanto la posizione del sindaco Gianguido D’Alberto è chiara sul nuovo ospedale di Teramo. All’indomani della stupefacente ricostruzione fatta dal candidato sindaco Carlo Antonetti della sua performance sull’argomento, all’incontro con il Comitato Pro Villa Mosca, a rimettere sul binario della verità la riflessione su destinazione e organizzazione del nosocomio provinciale di secondo livello è il Movimento 5 stelle di Teramo.
“Il tema del nuovo Ospedale è divenuto, come prevedibile, centrale nella campagna elettorale per le elezioni comunali nel capoluogo. Il confronto organizzato ieri mattina dal Comitato pro Mazzini tra i candidati sindaci ha però ribadito come il solo Gianguido D’Alberto abbia una posizione chiara in merito e di come solo il suo programma l’abbia riportata nero su bianco. Nell’incontro, il primo cittadino ha potuto ribadire quanto affermato nel programma elettorale, nel quale, al punto 11, scritto anche con la collaborazione del Movimento 5 stelle, è possibile leggere: ‘La nostra posizione, dunque, è e resta quella espressa in questi anni: no allo spostamento del Mazzini, si al nuovo ospedale, si a una riqualificazione in termini sanitari dell’area di contrada Casalena‘.
“Certezza dei fondi, studio di fattibilità, e non di prefattibilità, sull’Area di Villa Mosca, potenziamento della medicina territoriale. Parole chiare, posizioni univoche, le stesse rappresentate dal Movimento negli ultimi anni, e ben diverse da quelle del Candidato di centrodestra alle cui accuse di inerzia del Consiglio Comunale sul tema, il Sindaco ha ricordato che è l’attuale amministrazione ad aver inserito il sito dell’attuale nosocomio tra quelli possibili, dopo che la precedente, dello stesso colore politico dello sfidante, non lo aveva minimamente preso in considerazione“.
“Alle stoccate di D’Alberto, che gli ha evidenziato come la scelta di Piano D’Accio imposta dall’alto da una Asl sempre poco avvezza ai confronti, sia frutto di una delibera Regionale governata dallo stesso Centrodestra che ora si propone alla guida della città, viceversa, Antonetti, in evidentissima difficoltà, non ha potuto ribattere alcunché. Ma non possiamo biasimarlo, si trova tra incudine e martello, tra quello che cerca di affermare, in modo peraltro piuttosto nebuloso, per compiacere gli elettori teramani e le posizioni granitiche ed autoritarie di una giunta Marsilio che anche in campo sanitario ha saputo dare il peggio di sé”.
“Alla candidata Marroni – tra le cui fila in veste di consulente trova ora posto un ingegnere che solo un mese e mezzo or sono voleva, in nome della coerenza ad oltranza, proporsi addirittura come Sindaco del Movimento benché nessun elettore o simpatizzante lo avesse mai visto nel corso degli ultimi 5 anni – infine, D’Alberto ed il Movimento stesso vogliono ricordare che in tema di raccolta firme è, purtroppo, la seconda arrivata. Il Movimento iniziò prima di lei, e prima di tutti, questa battaglia fondamentale.